“una resa alla bellezza della musica”
All About Jazz USA

(photo by Andrea Rotili)

Classe 1984, Christian Pabst è pianista, compositore, arrangiatore e docente di origini tedesche ma italiano di adozione. Infatti, dopo 15 anni vissuti ad Amsterdam e una serie innumerevole di concerti in giro per il mondo, nella primavera del 2020 ha deciso di trasferirsi stabilmente a Perugia.

Pur essendo profondamente legato musicalmente ai grandi del jazz, Christian ha sviluppato una sua voce originale. Trovando ispirazione non solo dalle varie forme d’arte, ma anche dai viaggi e dalla vita di tutti i giorni, la sua musica è radiosa, visiva e stimola l’immaginazione. “Voglio creare musica che arrivi al cuore e alla mente”, dice il pianista.

Dopo aver sentito per la prima volta la bigband giovanile locale, si è sentito immediatamente connesso al jazz e al mondo dell’improvvisazione. La sua sete di conoscenza e comprensione della musica lo ha portato a studiare piano jazz e musica per film, nei più rinomati conservatori europei: Amsterdam, Parigi e Copenaghen. Attualmente suona concerti in tutta Europa, ma anche Stati Uniti, Australia, Nuova-Zelanda, ecc. Avendo collaborato come pianista nella National German Jazz Orchestra (BuJazzo) per diversi anni, Christian ha avuto l’opportunità di lavorare con importanti direttori d’orchestra e artisti come Jiggs Wigham, Ed Partyka, Dennis Russel-Davies, ecc. Due momenti salienti di questo periodo sono stati un tour con l’orchestra sinfonica in Sud Africa e un tour in India con i virtuosi musicisti di percussioni indiane. 

Il lirismo di Christian Pabst si ritrova magnificamente in tutti i suoi dischi. Il suo primo album, “Days of Infinity” (Challenge Records Int.), con ospite d’eccezione il famoso trombettista Gerard Presencer, è stato acclamato dalla stampa internazionale: Jazzwise, la più grande rivista di jazz britannica ha dato 4 stelle paragonando le sonorità del disco a quelle del gruppo EST. Successivamente nasce “Song of Opposites”. Il progetto vede l’allargamento del gruppo che si estende da trio ad un top-ensemble internazionale di archi, fiati e voce. La ricerca dello stile compositivo per un grande ensemble, è stato definito dalla stampa come “una versione ridotta della Metropole Orchestra” (Jazzflits, NL). Altre recensioni parlano di “Song of Opposites” come ”il disco più bello dell’anno” (Musenblätter, DE). Nel 2018, il suo disco “Inner Voice” è stato recensito così: “a surrender to the beauty of music” (All About Jazz, USA).

Inoltre, Christian insegna da molti anni al Conservatorio di Amsterdam (CvA) e al conservatorio di Saarbrücken in Germania.